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Santa’s Factory – We Automated It.

Quando anche la magia ha bisogno di un upgrade.


Ogni progetto inizia con una chiamata. Questa volta, però, il numero sul display era decisamente insolito: “Incoming call – North Pole HQ”.


Dall’altro capo, una voce gentile ma agitata si è presentata come assistente personale del Sig. Claus.

“Buongiorno, mi chiamo Candy. Il signor Claus ha chiesto di contattarvi: quest’anno siamo in ritardo con la produzione, le scadenze si avvicinano e la situazione è... critica.”

Abbiamo sorriso, ma solo per un attimo. Quando sono arrivati i primi file allegati (in formato .xlsm e .jpg di appunti scritti a mano), abbiamo capito che la cosa era seria.


Il problema: consegne in ritardo e produzione sotto stress


Il team di Santa’s Factory, la più antica e celebre multinazionale del settore “gift delivery”, si è trovato ad affrontare una crisi senza precedenti. I numeri erano impietosi: richieste in aumento del 40%, materie prime introvabili, scadenze strettissime. Gli elfi – pur esperti – lavoravano ormai 24 ore su 24, con turni massacranti e procedure completamente manuali.


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Durante il nostro sopralluogo gratuito (effettuato ovviamente in piena sicurezza, a -32°C e con elmetti termici riscaldati), abbiamo notato alcune criticità:


  • Linee di montaggio datate, gestite ancora a mano.

  • Robot collaborativi che… collaboravano poco.

  • Sistemi di sicurezza bypassati “temporaneamente” da elfi un po’ troppo creativi.

  • File Excel da centinaia di righe usati per gestire la produzione e i magazzini, spesso salvati come Copia di Copia (1).xlsm oppure Lista_regali_2025_final_ultima_versione_vera_FINAL_vero_final_top.xlsm.

  • Comunicazioni tra i reparti fatte via posta (non elettronica: proprio con lettere, timbro e francobollo).


Era chiaro che anche al Polo Nord era arrivato il momento della transizione digitale.

La soluzione: portare la magia nell’Industria 4.0 (e oltre)


Abbiamo iniziato con un’analisi completa dell’impianto, poi un’architettura integrata in stile Contech:PLC Siemens di nuova generazione, sistemi di supervisione SCADA modulari, e un MES personalizzato per la gestione di ordini, scorte, e tracciabilità dei regali.

“SantaMES”, come è stato poi battezzato, consente oggi di:


  • Pianificare automaticamente la produzione in base alle letterine ricevute in tempo reale.

  • Gestire in automatico le priorità (“bambini buoni”, “molto buoni”, “da rivedere”).

  • Sincronizzare i reparti Giocattoli tradizionali, Elettronica, Carbone e derivati e Confezionamento magico.

  • Inviare ai magazzini le distinte materiali ottimizzate, riducendo gli sprechi di carta da regalo del 12,7%.

  • Collegarsi direttamente con i sistemi di logistica della slitta, ottimizzando le rotte e il carico in base ai consumi energetici e alle condizioni meteo.


Abbiamo integrato il tutto con un sistema di monitoraggio energetico basato su moduli intelligenti che rilevano il consumo di ogni linea, dai forni per i biscotti ai compressori per la neve artificiale.


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Grazie a questo, Santa’s Factory ha potuto accedere agli incentivi 4.0 e 5.0, riducendo i consumi complessivi del 15,3% e ottenendo un risparmio stimato di oltre 12.000 unità di “energia natalizia equivalente” all’anno.


Revamping e sicurezza: anche gli elfi meritano un ambiente smart


Una parte importante del progetto ha riguardato il revamping dei quadri elettrici più vecchi (alcuni risalivano al 1824). Abbiamo installato nuovi sistemi di protezione, etichettato tutto con targhette laser personalizzate (in rosso e oro, naturalmente), e implementato un sistema di diagnostica predittiva per prevenire guasti dovuti a umidità, ghiaccio o… biscotti incastrati nelle canaline.


Abbiamo poi installato sistemi di visione artificiale per il controllo qualità dei giocattoli: ora ogni bambola, trenino o console viene verificata pixel per pixel, evitando errori come il celebre caso del 2018, quando un intero lotto di orsacchiotti è stato spedito con due nasi.


Robotica collaborativa: addio lavori ripetitivi (e rischiosi)


Gli elfi non devono più incollare etichette o impacchettare a mano. Abbiamo introdotto robot collaborativi per il confezionamento e l’ispezione visiva, con algoritmi che apprendono dallo stile “artigianale” dei vecchi elfi senior. Ora ogni regalo è perfettamente confezionato in 0,8 secondi, con il nastro centrato al decimo di millimetro.

Inoltre, il nuovo sistema di sicurezza impedisce di entrare nelle zone pericolose della linea se non si indossano DPI con tag RFID (casco rosso per Babbo, verde per elfi senior, blu per stagionali).


Il risultato: una nuova era per la fabbrica di Babbo Natale


Dopo il nostro intervento, i numeri parlano chiaro:


  • +100% di capacità produttiva

  • Turni ridotti da 3 a 2 grazie all’automazione intelligente

  • Risparmio energetico medio del 15,3%

  • Zero incidenti dall’installazione

  • Nessun elfo disoccupato: tutti riqualificati per ruoli più strategici (molti ora gestiscono il MES o fanno diagnostica remota con gli occhiali AR)


Naturalmente abbiamo anche fornito un contratto di assistenza annuale, con interventi da remoto entro 6 ore e in sito entro 24, coprendo non solo lo stabilimento principale ma anche le filiali di Lapponia Sud, Groenlandia e Polo Nord Est.

E per ridurre ulteriormente i tempi di assistenza, abbiamo consegnato a tutto lo staff del reparto manutenzione occhiali a realtà aumentata che permettono ai nostri tecnici di supportarli a distanza in tempo reale. Durante il primo test, un nostro ingegnere ha perfino aiutato un elfo a riavviare un PLC mentre questi stava cavalcando una renna.


Il futuro: verso la Fabbrica 6.0


Il prossimo passo sarà l’integrazione con il sistema di consegna automatizzata della slitta: una piattaforma di guida autonoma basata su AI, capace di gestire meteo estremo, turbolenze magnetiche e GPS polari. Stiamo inoltre valutando un gemello digitale dell’intero stabilimento per simulare la domanda futura e ottimizzare la distribuzione dei regali anche in scenari di picco (come il 24 dicembre tra le 23:59 e le 00:01).


Una collaborazione che… fa sognare


L’incontro ufficiale con Babbo Natale è avvenuto solo a progetto concluso. Ci ha accolto nel suo ufficio, davanti a un camino acceso e a una tazza di cioccolata calda. Abbiamo stretto la mano e firmato il contratto su una pergamena. Sulla riga della firma, accanto a “Contech S.r.l.”, lui ha scritto semplicemente:

“Santa Claus, CEO – North Pole Operations”

Da quel giorno, anche la magia è diventata un po’ più efficiente.

E noi, ogni volta che vedremo le luci accendersi il 24 dicembre, non potremo fare a meno di sorridere: perché sapremo che, da qualche parte, un nostro PLC starà avviando un ciclo automatico per far partire la slitta.


(PS: qualsiasi somiglianza con aziende, stabilimenti o clienti reali… è puramente natalizia.)


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